RECENSIONI DI LIBRI SULLA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA - 1992

 
    Tema di queste recensioni è la Repubblica Sociale Italiana. Le recensioni, inizialmente riprese soprattutto dal mensile NUOVO FRONTE di Trieste, sono poi state integrate anche con altre di diversa fonte, ivi compresa -talvolta- le presentazioni di copertina. Quando si è potuto abbiamo aggiunto le immagini delle copertine e queste sono state proposte, in attesa di recensione che non abbiamo, anche per libri che a nostro avviso potevano rientrare in questo soggetto.
    Si fa presente che il criterio di scelta è stato molto ampio. Talvolta trattasi anche di libri che trattano solo marginalmentre di RSI  (per esempio: foibe etc.) o di argomenti che, per vicende storiche, in qualche modo sono con la RSI connessi (per esempio: novità importanti anche sul ventennio fascista.
    Si sta cercando di associare ad ogni titolo le notizie presenti nel CATALOGO IN RETE OPAC che copre tutte, quasi tutte, le biblioteche d'Italia. Questo permetterà ai lettori di conoscere la più vicina ubicazione accessibile della pubblicazione.
    Nel corso di tale integrazione abbiamo ritenuto di segnalare anche i titoli che risultavano presenti in OPAC al Soggetto: "Repubblica Sociale Italiana".
    L'ordine temporale di presentazione dei libri è quello di edizione basato sul Catalogo OPAC. Se è presente più di una registrazione in OPAC le abbiamo presentate tutte per non omettere ogni possibile ubicazione. Se le registrazioni risultano in anni diversi abbiamo collocato il titolo (eventuale recensione ed eventuale copertina) nell'anno di edizione più datata, lasciando accanto anche altre registrazioni più recenti (forse quest'ultimo criterio sarà in futuro corretto).
    Poichè molti titoli sono sprovvisti di recensione saremo grati al lettore che vorrà collaborare inviandoci eventuale recensione di terzi (completa di fonte) o anche propria recensione accompagnando l'invio con proprio nome o pseudonimo.
ULTERIORI TITOLI SI POSSONO OTTENERE RICERCANDO IN OPAC CON LE PAROLE REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA OPPURE CON LE PAROLE 1943-1945 (O ALTRO) NEL CAMPO "TUTTI I CAMPI". SE SI VOGLIONO I TITOLI COMPLETI USARE LA VARIANTE SUTROS INVECE CHE ISBD.      

 
 
Gaetano Falzone IL BATTAGLIONE UNIVERSITARIO
Pag. 80 - Lit. 15.000, Ed. «Bur Scibis», Via F. Pinelli 13, 00136 Roma. 1992.
Autore: Falzone, Gaetano
ISBD: Il battaglione universitario : Da mogadiscio ad - Palermo : Ed. De L'appello, 1937, Tip. S. Pezzino e Figlio - 16 fig. p. 103 con Cinque tavole. - Libro e moschetto (( - L. 7.50.
Collezione: Libro e moschetto
Livello bibliografico: Monografia
Tipo documento: Testo a stampa
Numeri: Bibliografia Nazionale - 1937 1160
Nomi: Falzone , Gaetano
Paese di Pubblicazione: IT
Lingua di Pubblicazione: ita
Localizzazioni: FI0098 - Biblioteca nazionale centrale - Firenze - FI
Codice identificativo: IT\ICCU\CUB\0262830
     Sono passati 57 anni dall'epopea africana ed è stato fatto di tutto perché se ne perda la memoria storica. Con il suo libretto, scritto nel 1936 ed oggi ristampato, l'Autore ci ripropone sensazioni ed emozioni che il popolo italiano visse con intensità giungendo a vertici di compattezza e di solidarietà non immaginabili.
    Il battaglione CC.NN. «Curtatone e Montanara» è l'espressione più autentica della fede degli italiani nei destini della Patria. Formato da giovani universitari che rinunciarono al grado di Ufficiale pur di partecipare alle operazioni belliche, fu assegnato al fronte Somalo sotto il comando di Graziani. L'entusiasmo, la lotta contro il tempo, l'assegnazicne al fronte con i rischi, le sofferenze, i pericoli e la gioia della vittoria sono tutti nelle poche pagine che Falzone ci offre per fare rivivere una pagina di storia attraverso i vari testimoni.
    Il testo è consigliabile a tutti, specie agli immemori ed ai giuda rinnegati, perché sia fatta giustizia ai tanti Caduti che credettero nel bene della Patria.
NUOVO FRONTE N. 119 (1992) Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno.
Romolo Gobbi IL MITO DELLA RESISTENZA
Milano, Eti RIZZOLI L. 16.000 Pag 111
Gobbi, Romolo
ISBD: Il mito della resistenza / Romolo Gobbi - Milano : Rizzoli, 1992 - 111 p. ; 20 cm. - I torchi
Collezione: I torchi
Livello bibliografico: Monografia
Tipo documento: Testo a stampa
Numeri: ISBN - 88-17-84160-9
Nomi: Gobbi, Romolo
Soggetti: Resistenza - Italia
Resistenza - Politica
Classificazione: 940.5345 - SECONDA GUERRA MONDIALE, 1939-1945.PARTECIPAZIONE DELL'ITALIA
Paese di Pubblicazione: IT
Lingua di Pubblicazione: ita
Localizzazioni: AL0135 - Biblioteca dell'Istituto per la storia della Resistenza e della societa' contemporanea in provincia di Alessandria - Alessandria - AL
BG0367 - Gruppo biblioteche speciali di Bergamo - Bergamo - BG
BL0081 - Biblioteca dell'Istituto storico bellunese della Resistenza e dell'eta' contemporanea - Belluno - BL
BO0036 - Biblioteca dell'Istituto giuridico Antonio Cicu della Facolta' di giurisprudenza dell'Universita' degli studi di Bologna - Bologna - BO
BO0098 - Biblioteca universitaria di Bologna - Bologna - BO
CN0065 - Biblioteca civica - Mondovi' - CN
CN0103 - Biblioteca civica - Savigliano - CN
CT0062 - Biblioteca regionale universitaria - Catania - CT
GO0025 - Biblioteca statale Isontina - Gorizia - GO
LI0011 - Biblioteca comunale Labronica Francesco Domenico Guerrazzi - Livorno - LI
MC0221 - Biblioteca del Dipartimento di scienze storiche, documentarie, artistiche e del territorio dell'Universita' degli studi di Macerata - Macerata - MC
MI0162 - Biblioteca comunale - Palazzo Sormani - Milano - MI
MI0270 - Biblioteca-Archivio della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli - Milano - MI
MI0305 - Biblioteca Ferruccio Parri - Milano - MI
MI0339 - Biblioteca delle Civiche raccolte storiche. Museo del Risorgimento - Milano - MI
MI0555 - Biblioteca del Centro di documentazione ebraica contemporanea - Milano - MI
MI1260
MO0035 - Biblioteca comunale - Mirandola - MO
MO0120 - Biblioteca comunale - Sassuolo - MO
MO0135 - Biblioteca civica Antonio Delfini - Modena - MO
MO0146 - Biblioteca del Quartiere Crocetta - Modena - MO
NO0054 - Biblioteca comunale Carlo Negroni - Novara - NO
PD0328 - Biblioteca del Dipartimento di storia dell'Universita' degli studi di Padova - Padova - PD
PV0144 - Biblioteca della Facolta' di scienze politiche dell'Universita' degli studi di Pavia - Pavia - PV
RA0016 - Biblioteca comunale Manfrediana - Faenza - RA
RA0030 - Biblioteca di storia contemporanea - Ravenna - RA
RA0069 - Biblioteca dell'Istituto storico della Resistenza - Alfonsine - RA
RE0052 - Biblioteca municipale Antonio Panizzi - Reggio Emilia - RE
RE0081 - Biblioteca comunale Sincero Bresciani - Casina - RE
RM0098 - Biblioteca della Fondazione Istituto Gramsci - Roma - RM
RM0210 - Biblioteca della Fondazione Lelio e Lisli Basso - Roma - RM
RM0255 - Biblioteca di storia moderna e contemporanea - Roma - RM
RN0013 - Biblioteca civica Gambalunga - Rimini - RN
TO0277 - Biblioteca storica della Provincia di Torino - Torino - TO
TO0473 - Biblioteca dell'Istituto storico della Resistenza in Piemonte - Torino - TO
VA0059 - Biblioteca civica Luigi Majno - Gallarate - VA
VE0047 - Biblioteca Querini Stampalia - Venezia - VE
Codice identificativo: IT\ICCU\RAV\0199108
    L'Autore è un ricercatore di storia presso l'università di Torino. Ha fatto parte delle riviste "Quaderni rossi", "Classe operaia", "Contropiano" e dei relativi gruppi. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni.
    L'Italia ufficiale "nata dalla Resistenza" per poter esercitare i suoi poteri e per legittimarsi ha dato vita al mito della Resistenza, costruendosi un retroterra politicoculturale antifascista quasi a voler cancellare l'epoca in cui tutti gli italiani erano stati fascisti.
    I più interessati al mito furono i comunisti che con pervicacia stravolsero la storia del Paese, occultando la verità fmo al crollo del muro di Berlino ed esercitando un'occhiuta vigilanza perché la Destra italiana fosse ghettizzata dal contesto sociale e culturale.
    L'invenzione dell'Arco Costituzionale è la riprova della truffa esercitata per irnpedire lo sviluppo di una corretta dialettica fra la maggioranza e l'opposizione, giungendo alla spartizione di ogni ricchezza e di ogni poltrona fra i consociati antifascisti.
    La caduta del comunismo e la pulizia effettuata dalla magistratura hanno evidenziato il lurido accordo che ha dissanguato l'Italia in nome della resistenza con la conseguente mobilitazione e "vigilanza" contro i rigurgiti fascisti.
    L'Autore fa un'attenta disamina dei fatti e dimostra come il mito resistenziale non fu altro che uno specchio per allodole che si nutriva della retorica antifascista per creare una solida rete di interessi, distruggendo i valori che voleva rappresentare.
    Il sistema politico costruito s'è dissolto; le resistenze sono ancora molte, ma la società italiana sta faticosamente raggiungendo l'abbattimento delle barriere ideologiche.
    In nove capitoli viene sviluppata la storia resistenziale che parte dagli scioperi del 1943 passando attraverso il settembre 1943, analizzando i rapporti fra operai e resistenza, la guerriglia partigiana, i rapporti fra contadini e resistenza, fra industriali e resistenza per completare con l'analisi dell'Insurrezione e della occupazione stabile di ogni posto remunerato da parte di partigiani o pseudo.
    Nei nove capitoli "l'epopea" viene passata al setaccio e diviene ben poca cosa resa SUFFICIENTE PER GIUSTIFICARE ASSASSINII, ladrocinii e quanto altro, minacciando con le leggi speciali la pubblicazione della verità, bloccando le carriere dei non allineati o sospettati di fascismo strisciante.
    Il libro è di formato tascabile.
    Si legge con piacere, èscritto con chiarezza ed èmolto interessante. E' un ottimo studio ed è accompagnato da una scelta bibliografia.
NUOVO FRONTE N. 159 (1995) Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M.Bruno.
Furian Raffo Nicchia  GUERRA NEL CHIANTI 
Arti Grafiche Giorgi & Gambi Firenze 1992
Il passaggio del fronte nel 1944 attraverso gli occhi privi di pregiudizi di una bambina.  
 
 
Mario Meneghini PIERO PISENTI
Edizioni Nuovo Fronte
Autore:
ISBD: Piero Pisenti : un uomo che durante tutto il - Portogruaro, Ve - 357 p. : ill. ; 24 cm.(( - Raccolta di articoli.
Livello bibliografico: Monografia
Tipo documento: Testo a stampa
Nomi: Meneghini, Mario
Soggetti: Fascismo - Italia - 1943-1979 - Diari e memorie
Paese di Pubblicazione: IT
Lingua di Pubblicazione: ita
Localizzazioni: MI0339 - Biblioteca delle Civiche raccolte storiche. Museo del Risorgimento - Milano - MI
Codice identificativo: IT\ICCU\LO1\0378905
    Solamente uno scrittore e giornalista della trasparenza di Mario Meneghini, fondatore e direttore del «Nuovo Fronte», coraggioso periodico che lega attorno a sé, anche per la sua diffusione nazionale, un pubblico sempre più qualificato, poteva distaccare dal variegato fondale della storiografia dei giorni della R.S.I., la figura di Piero Pisenti che di quei giorni, di quella malintesa Repubblica fu il guardasigilli, colui che controfirmava i decreti muniti del sigillo di Stato: il Ministro di grazia e giustizia.
    La segnalazione di questo importante volume è stata volutamente posticipata per prolungare nel tempo l'eco dei consensi suscitati dalla sua uscita: «Piero Pisenti» il titolo, la veste editoriale rigorosa e distinta a facilitare una lettura agevole.
    L'opera, originale anche per la sua articolazione, raccoglie, tra gli attenti e dosati interventi di Meneghini, moderati dalla consulenza di Francesco Andreussi, segretario particolare di Pisenti durante . il periodo della R.S.I., numerosi documenti e annotazioni d'archivio che testimoniano e legittimano vicende pubbliche e private dei ministro, tracciando il profilo dell'avvocato, magistrato e giurista, rigoroso difensore dello Stato, intransigente difensore dei diritti dei cittadini e ispiratore dei loro doveri; trascorse una vita professionale irta di difficoltà, fu perfino espulso da Farinacci dal P.N.F. nel 1925... «In seguito al ricorso al Gran Consiglio - su suggerimento di Mussolini - vi rientra vittoriosamente». Vicissitudini affrontate con la serenità dei giusto, del magistrato negato ai compromessi, fermo assertore dell'indipendenza della Magistratura tanto da ottenere, con il consenso di Mussolini, il suo svincolo dal giuramento di fedeltà allo Stato fascista: lo stesso Mussolini ebbe a dire di lui: «Un uomo che durante tutto il Ventennio ha avuto il coraggio di una illuminata eterodossia».
    Parole più grosse di noi, ma il «Pisenti» di Meneghini più che un libro storico o una puntigliosa biografia, è destinato ad essere una fonte, un documento che in futuro, aiuterà quanti si accingeranno a tracciare un tratto onesto dei drammatici seicento giorni succeduti all'8 settembre del 1943; l'attendibilità dei contenuti è suffragata da documenti, lettere olografe e verbali d'archivio intercalati nel testo. Il libro va letto, deve farsi spazio fra i tanti che abbiamo, perché ci riportino tutti alla nostra pulita giovinezza.
NUOVO FRONTE N. 127 (1992) Luigi Di Martino (Da «Monterosa») Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno.
Nicola Cospito Hans Werner Neulen SALO' - BERLINO: L'ALLEANZA DIFFICILE
L. 28.000, Mursia Editore - Milano
Cospito, Nicola 
ISBD: Salo-Berlino: l'alleanza difficile : la - Milano : Mursia, 1992 - 346 p. ; 21 cm. - Testimonianze fra cronaca e storia 
Collezione: Testimonianze fra cronaca e storia 
Livello bibliografico: Monografia 
Tipo di documento: Testo a stampa 
Numeri: ISBN - 88-425-1285-0 
 Bibliografia Nazionale - 92-7780 
Nomi: Cospito, Nicola Neulen, Hans Werner 
Soggetti: Repubblica sociale italiana . 1943-1945 - 
 Storia - Documenti 
Paese di pubblicazione: IT 
Lingua di pubblicazione: ita 
Localizzazioni:   AL0135 - Biblioteca dell'Istituto per la storia della Resistenza e della societa' contemporanea in provincia di Alessandria - Alessandria - AL 
 AQ0156 - Biblioteca della Facolta' di lettere e filosofia dell'Università degli studi di L'Aquila - L'Aquila - AQ 
 AT0047 - Biblioteca dell'Istituto per la storia della Resistenza e della societàcontemporanea in provincia di Asti - Asti - AT 
 BG0367 - Gruppo biblioteche speciali di Bergamo - Bergamo - BG 
 BL0081 - Biblioteca dell'Istituto storico bellunese della Resistenza e dell'eta' contemporanea - Belluno - BL 
 CN0002 - Biblioteca civica Giovanni Ferrero - Alba - CN 
 CN0040 - Biblioteca dell'Istituto storico della Resistenza in Cuneo e provincia - Cuneo - CN 
 CN0065 - Biblioteca civica - Mondovi' - CN 
 CN0174 - Biblioteca civica - Trinita' - CN 
 CT0062 - Biblioteca regionale universitaria - Catania - CT 
 FC0018 - Biblioteca comunale Aurelio Saffi - Forli' - FC 
 FI0098 - Biblioteca nazionale centrale - Firenze - FI 
 FI0208 - Biblioteca di giurisprudenza dell'Universita' degli studi di Firenze - Firenze - FI 
 MI0162 - Biblioteca comunale - Palazzo Sormani - Milano - MI 
 MI0185 - Biblioteca nazionale Braidense - Milano - MI 
 MI0270 - Biblioteca-Archivio della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli - Milano - MI 
 MI0305 - Biblioteca Ferruccio Parri - Milano - MI 
 MI0339 - Biblioteca delle Civiche raccolte storiche. Museo del Risorgimento - Milano - MI 
 MI0555 - Biblioteca del Centro di documentazione ebraica contemporanea - Milano - MI 
 NO0061 - Biblioteca dell'Istituto storico della Resistenza in provincia di Novara Piero Fornara - Novara - NO 
 PD0328 - Biblioteca del Dipartimento di storia dell'Universita' degli studi di Padova - Padova - PD 
 PV0144 - Biblioteca della Facolta' di scienze politiche dell'Universita' degli studi di Pavia - Pavia - PV 
 RA0016 - Biblioteca comunale Manfrediana - Faenza - RA 
 RA0030 - Biblioteca di storia contemporanea - Ravenna - RA 
 RA0069 - Biblioteca dell'Istituto storico della Resistenza - Alfonsine - RA 
 RE0052 - Biblioteca municipale Antonio Panizzi - Reggio Emilia - RE 
 RM0098 - Biblioteca della Fondazione Istituto Gramsci - Roma - RM 
 RM0255 - Biblioteca di storia moderna e contemporanea - Roma - RM 
 RM0267 - Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma - RM 
 RM1007 - Biblioteca del Dipartimento di studi politici dell'Universita' degli studi di Roma La Sapienza - Roma - RM 
 RM1189 - Biblioteca della Fondazione Ugo Spirito - Roma - RM 
 TO0473 - Biblioteca dell'Istituto storico della Resistenza in Piemonte - Torino - TO 
 TO0646 - Biblioteca del Dipartimento di filosofia e di ermeneutica filosofica e tecniche dell'interpretazione dell'Universita' degli studi di Torino - Torino - TO 
 TS0027 - Biblioteca statale di Trieste - Trieste - TS 
 VA0059 - Biblioteca civica Luigi Majno - Gallarate - VA 
 VE0047 - Biblioteca Querini Stampalia - Venezia - VE
Codice identificativo: IT\ICCU\VEA\0031310 
     Nella nostra storia nazionale vi sono 25 anni di vuoto. Sono gli anni che vanno dal 1920 al 1945. La faziosità antifascista ha impedito uno studio serio e meditato di quell'epoca che tanto ha inciso sul destino dell'Europa e dell'Italia in particolare. Fino ad oggi la storiografia è stata infarcita di slogans e luoghi comuni fino a stravolgere la verità. Sui banchi della scuola per cinquant'anni le generazioni studentesche sono state educate all'odio e ad identificare tutto il male nel fascismo e tutto il bene nell'antifascismo.
    La verità non può essere nascosta all'infinito ed ecco un fiorire di pubblicazioni e di studi tendenti a soddisfare l'esigenza di conoscenza da parte di un pubblico non più disposto a subire la «verità di regime». Naturalmente tra queste pubblicazioni non mancano quelle che persistono nella disinformazione ma si può affermare che sono sempre più numerosi gli autori che trattano gli argomenti con documenti alla mano.
    L'opera presentata s'inserisce fra i lavori più seri. L'argomento è molto interessante perché tende a focalizzare l'immagine della Repubblica Sociale Italiana attraverso la riproduzione ed il commento di documenti che, anche se frammentari per la quasi impossibile ricerca in archivi organici, rendono pur sempre l'idea del travaglio che Mussolini ed i suoi collaboratori dovettero affrontare per la ricostruzione di uno stato efficiente ed indipendente.
    Il testo inizia con le vicende del 25 luglio 1943, l'armistizio dell'8 settembre 1943 ed il conseguente furore germanico per il tradimento subito. Nel suo diario Goebbels, ministro della Propaganda del Reich annota: «Il Fuhrer è deciso a.fare in Italia tabula rasa». E' da queste premesse che nasce il governo di Mussolini ed è per salvare l'Italia che milioni d'Italiani aderirono alla causa perdente rappresentata dalla R.S.I.
    Quello della R.S.I. fu un vero governo dotato di tutti i crismi internazionali e s'oppose in tutti i modi alle prepotenze ed alla tracotanza di militari e funzionari germanici che esorbitavano dalle funzioni loro assegnate di controllo della produzione bellica o in altri settori attinenti lo sforzo bellico ed i territori dichiarati zona d'operazioni.
    Gli autori, con molto equilibrio, trattano le relazioni dilomatiche della R.S.I., il programma di Verona e la socializzazione che tanti ostacoli incontrò sia da parte tedesca che da parte degli industriali e dei comunisti in clandestinità. Lo sforzo per la costituzione delle nuove Forze Armate, e la loro partecipazione alla guerra, l'azione diplomatica per fare assumere lo status di lavoratori agli internati militari italiani, la questione ebraica, la politica interna, l'atteggiamento della popolazione e la fine trovano vita attraverso i documenti ed il commento riportandoci indietro ad anni lontani eppure così vicini.
    Agli autori va il merito di avere condotto un'azione d'informazione seria, sfrondata dai pregiudizi, che riabilita una generazione sconfitta sul piano militare ma vincitrice sul piano morale e che seppe dare tutto di se stessa...
NUOVO FRONTE N. 127 (1992) Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno.
Giorgio Pisanò-Paolo IL TRIANGOLO DELLA MORTE
Pag. 490 - L. 45 000 Mursia Editore - Milano
Autore: Pisano, Giorgio <1924-1997>
ISBD: Il triangolo della morte : la politica della - Milano : Mursia, 1998 - 487 p. ; 21 cm. - GUM. Testimonianze (( - In appendice: Vittime della politica della strage nel triangolo della morte.
Collezione: GUM. Testimonianze
Livello bibliografico: Monografia
Tipo documento: Testo a stampa
Numeri: ISBN - 88-425-2411-5
Nomi: Pisano , Giorgio <1924-1997>
Pisano , Paolo
Soggetti: RESISTENZA - EMILIA-ROMAGNA - DIARI E MEMORIE
Classificazione: 945.4091 - STORIA D'ITALIA. EMILIA ROMAGNA E SANMARINO, 1900-1946
Paese di Pubblicazione: IT
Lingua di Pubblicazione: ita
Localizzazioni: AL0001 - Biblioteca civica - Acqui Terme - AL
BO0098 - Biblioteca universitaria di Bologna - Bologna - BO
BO0199 - Biblioteca comunale - Imola - BO
BO0280 - Biblioteca del Consiglio regionale dell'Emilia-Romagna - Bologna - BO
MI0185 - Biblioteca nazionale Braidense - Milano - MI
MI0270 - Biblioteca-Archivio della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli - Milano - MI
MO0035 - Biblioteca comunale - Mirandola - MO
MO0097 - Biblioteca comunale - Nonantola - MO
PV0190 - Biblioteca Civica Ricottiana - Voghera - PV
RE0052 - Biblioteca municipale Antonio Panizzi - Reggio Emilia - RE
RM0098 - Biblioteca della Fondazione Istituto Gramsci - Roma - RM
TO0901 - Biblioteca civica Cesare Pavese - Torino - TO
VA0059 - Biblioteca civica Luigi Majno - Gallarate - VA
Codice identificativo: IT\ICCU\LO1\0475637
*** 
Autore: Pisano, Giorgio <1924-1997>
ISBD: Il triangolo della morte : la politica della - Milano : Mursia, 1992 - 489, [16] c. di tav. : ill. ; 22 cm. - Testimonianze fra cronaca e storia
Collezione: Testimonianze fra cronaca e storia
Livello bibliografico: Monografia
Tipo documento: Testo a stampa
Numeri: ISBN - 88-425-1157-9
Bibliografia Nazionale - 92-11129
Nomi: Pisano , Giorgio <1924-1997>
Pisano , Paolo
Soggetti: Fascisti - Uccisione - Emilia Romagna 1943-45
Partigiani - Emilia - 1944-1946
Resistenza - Emilia - 1944-1946
Classificazione: 940.53 - STORIA GENERALE DELL'EUROPA. SECONDAGUERRA MONDIALE, 1939-1945
Paese di Pubblicazione: IT
Lingua di Pubblicazione: ita
Localizzazioni: AL0135 - Biblioteca dell'Istituto per la storia della Resistenza e della societa' contemporanea in provincia di Alessandria - Alessandria - AL
BG0366 - Sistema bibliotecario urbano di Bergamo - Bergamo - BG
BL0081 - Biblioteca dell'Istituto storico bellunese della Resistenza e dell'eta' contemporanea - Belluno - BL
BO0220 - Biblioteca comunale Giulio Cesare Croce - San Giovanni in Persiceto - BO
BO0305 - Biblioteca comunale di Storia della Resistenza - Bologna - BO
BO0392 - Biblioteca dell'Istituto Gramsci - Bologna - BO
CT0062 - Biblioteca regionale universitaria - Catania - CT
FE0017 - Biblioteca comunale Ariostea - Ferrara - FE
FI0098 - Biblioteca nazionale centrale - Firenze - FI
GO0025 - Biblioteca statale Isontina - Gorizia - GO
LI0027 - Biblioteca comunale Labronica Francesco Domenico Guerrazzi. Centro di documentazione e ricerca visiva - Livorno - LI
MC0221 - Biblioteca del Dipartimento di scienze storiche, documentarie, artistiche e del territorio dell'Universita' degli studi di Macerata - Macerata - MC
ME0050 - Biblioteca regionale universitaria - Messina - ME
MI0162 - Biblioteca comunale - Palazzo Sormani - Milano - MI
MI0185 - Biblioteca nazionale Braidense - Milano - MI
MI0270 - Biblioteca-Archivio della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli - Milano - MI
MI0305 - Biblioteca Ferruccio Parri - Milano - MI
MI0339 - Biblioteca delle Civiche raccolte storiche. Museo del Risorgimento - Milano - MI
MN0035 - Biblioteca comunale Roberto Ardigo' - Mantova - MN
MO0004 - Biblioteca comunale - Bomporto - MO
MO0014 - Biblioteca comunale - Castelfranco Emilia - MO
MO0027 - Biblioteca comunale Daria Bertolani Marchetti - Formigine - MO
MO0057 - Biblioteca S. Carlo - Modena - MO
MO0102 - Biblioteca comunale - Pavullo nel Frignano - MO
MO0127 - Biblioteca comunale Francesco Selmi - Vignola - MO
MO0135 - Biblioteca civica Antonio Delfini - Modena - MO
MO0155 - Biblioteca dell'Istituto Storico della Resistenza di Modena e Provincia - Modena - MO
NA0070 - Biblioteca universitaria - Napoli - NA
PA0064 - Biblioteca centrale della Regione siciliana - Palermo - PA
PD0316 - Biblioteca generale della Facolta' di scienze politiche Ettore Anchieri dell'Universita' degli studi di Padova - Padova - PD
PD0328 - Biblioteca del Dipartimento di storia dell'Universita' degli studi di Padova - Padova - PD
RA0016 - Biblioteca comunale Manfrediana - Faenza - RA
RA0030 - Biblioteca di storia contemporanea - Ravenna - RA
RM0255 - Biblioteca di storia moderna e contemporanea - Roma - RM
RM0267 - Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma - RM
RN0013 - Biblioteca civica Gambalunga - Rimini - RN
TO0473 - Biblioteca dell'Istituto storico della Resistenza in Piemonte - Torino - TO
TS0027 - Biblioteca statale di Trieste - Trieste - TS
TV0034 - Biblioteca comunale - Crespano del Grappa - TV
VI0096 - Biblioteca civica Bertoliana - Vicenza - VI
Codice identificativo: IT\ICCU\TO0\0124935
     L'otto settembre 1943 segna il giorno della divisione fra gli italiani. Nei giorni successivi non siamo ancora alla guerra civile per volontà espressa dei capi fascisti e degli antifascisti liberai-democratici. Tale tacito accordo non favorisce le mire dei comunisti tendenti a costituire in Italia una «Repubblica popolare».
    Mascherandola sotto le forme di una «guerra di liberazione», del «riscatto nazionale» e del ripristino della «democrazia parlamentare», i comunisti, forti delle passate esperienze internazionali, guidati da uomini all'uopo preparati, spietati e fanatici per la «causa proletaria», pongono le basi per la pianificazione e l'applicazione sistematica della politica che sarà realizzata in tre fasi.
    La prima fase prevede un'ondata di uccisioni terroristiche di esponenti moderati del fascismo repubblicano e di militari tedeschi per scatenare le rappresaglie degli estremisti e del Comando dell'esercito tedesco.
    La seconda fase è «la strage di rendita» attraverso le rappresaglie provocate sulla popolazione e sui «compagni di strada» non graditi e fatti catturare in precedenza.
    La «strage pianificata» è la terza fase. Essa viene posta in essere quando ormai la guerra civile ha avvolto il Paese nelle sue tragiche spire. Le uccisioni vengono estese a tutti i «nemici di classe», bollati come «spie fasciste». Capi e gregari partigiani insofferenti all'egemonia comunista, anticomunisti, industriali, possidenti, professionisti, religiosi, funzionari, sono il bersaglio della ferocia comunista che dal 1944 si protrarrà fino al 1949 con il culmine più elevato tra il 25 aprile '45 e la fine del 1946, dopo la fine della guerra.
    Dati e documenti alla mano, i fratelli Giorgio e Paolo Pisanò inchiodano le bande comuniste alle loro responsabilità. I nominativi degli assassinati individuati ammontano a 3916, tutti riportati nel testo.
    Le province di Ferrara, di Bologna, di Reggio Emilia e di Modena vantano il triste primato della egemonia assassina comunista che ancora oggi esercita, su chi vorrebbe parlare, il ricatto della paura.
    I Pisanò, con il consueto coraggio di sempre, ci aiutano ad aprire gli occhi. La narrazione è scorrevole e di facile lettura e l'interesse che suscita è tale da invitare il lettore a scorrere le pagine senza desiderio di interruzione.
    I mezzi per conoscere la verità ci sono. Occorre volontà e coraggio. Doti queste che non mancano certamente a Giorgio e Paolo Pisanò.
NUOVO FRONTE N. 121 (1992) Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno.
 
 
Giorgio Cigarini 5 MAGGIO 1945: L'ALBA DELLA LIBERTA'
Distribuzione gratuita, (Il volumetto può essere richiesto all'Autore, Via IV Novembre s.n. - 50025 - Montespertoli (FI).
    Quella dei Cigarini è una famiglia di combattenti che molto diedero alla Patria.
     Stanislao Cigarini, padre di Giorgio e medico condotto, fu con l'inganno prelevato e brutalmente ucciso tra il 4 ed il 5 maggio 1945 da «sconosciuti».
    L'Autore conosce il nome degli assassini, ma li perdona, dimostrando così l'abissale distanza che esiste fra chi ha creduto e combattuto e chi vigliaccamente ha perseguito un disegno di follia criminale per abbattere la Patria.
NUOVO FRONTE N. 121 (1992) Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno.
Giuseppe Rocco COM'ERA ROSSA LA MIA VALLE
Pag. 266 - L. 25.000, Greco & Greco Editori, Via Sebenico 6, Milano
Rocco, Giuseppe <1920- > 
ISBD: Com'era rossa la mia valle : una storia di - Milano : Greco & Greco, 1992, stampa 1991 - 259, [136], II p. : ill. ; 21 cm.(( - Segue: Appendice. 
Collezione: La bifora 
Livello bibliografico: Monografia 
Tipo di documento: Testo a stampa 
Numeri:: ISBN - 88-85387-94-2 
Nomi: Rocco, Giuseppe <1920- > 
Soggetti: Repubblica sociale italiana . 1943-1945 -
 Valtellina - Diari e memorie
 Valtellina - Storia - 1943-1945 - Diari e memorie 
Paese di pubblicazione: IT 
Lingua di pubblicazione: ita 
Localizzazioni: CN0065 - Biblioteca civica - Mondovi' - CN 
 MI0162 - Biblioteca comunale - Palazzo Sormani - Milano - MI 
 MI0185 - Biblioteca nazionale Braidense - Milano - MI 
 MI0339 - Biblioteca delle Civiche raccolte storiche. Museo del Risorgimento - Milano - MI 
Codice identificativo: IT\ICCU\LO1\0331868 
    Duecentosessantasei pagine di cronaca e di storia, la tragica storia della R.S.I. e della sua ultima ipotesi di resistenza in Valtellina.
    La cronaca è lo stillicidio delle uccisioni, delle violenze e delle rapine che le bande partigiane, istigate dai comunisti, commisero in Valtellina per suscitare, come in altre parti d'Italia, la reazione dei tedeschi e del Governo della R.S.I. Anche qui furono le popolazioni a pagare duramente gli esiti di una guerra civile scatenata ad arte contro la volontà dei componenti non comunisti dei Comitati Nazionali di Liberazione più propensi ad azioni di carattere prettamente militare e a preparare la successione dei poteri piuttosto che a scatenare lutti e tragedie fra gli italiani.
    Ormai è nota la prassi dei comunisti che, anche in questa zona, pur di diminuire la capacità dei partigiani verdi non esitarono a denunciarli alle autorità fasciste.
    La storia, documentata con copie di carteggi originali, prende aspetto nella trattazione della decisione di realizzare in Valtellina l'ultimo ridotto per porre in salvo perlomeno quarantamila componenti delle forze della Repubblica Sociale, sottraendoli alla ormai conosciuta ferocia delle bande comuniste.
    L'argomento «ridotta in Valtellina» non trova consenziente il Comando dell'Esercito Repubblicano e delle truppe germaniche. La realizzazione, partendo dai presupposti di una dura resistenza sul Po, prevedeva la preparazione del terreno, delle riserve logistiche, della dislocazione delle truppe e dell'armamento più idoneo al tipo di combattimenti da affrontare. La realizzazione di tutto ciò comportava di avere del tempo a disposizione, ma ormai gli eventi precipitavano ed il piano naufragò con le conseguenze che ne derivarono.
    L'Autore ha partecipato agli avvenimenti descritti e ce li porge con la semplicità di chi espone ciò che ha vissuto e che conosce per esperienza diretta.
    Il libro, diviso in quattro parti, inizia con un profilo storico, geografico ed economico della Valle e ci espone le premesse politiche e gli eventi successivi all'8 settembre, che portarono gli italiani a scegliere tra la difesa dell'Onore della Patria, l'attesa dei nemico vincitore, la lotta armata per mantenere fede ad un Re fuggiasco, oppure l'appoggio ai disegni comunisti. Vi furono pure italiani che si dedicarono al saccheggio, al furto e all'omicidio per bassi interessi personali.
    La parte seconda ci porta nel vivo della guerra civile, mentre la terza e la quarta parte del testo trattano della Ridotta Alpina della Valtellina e della tragica conclusione della fine della guerra con le stragi indiscriminate, i tribunali del popolo e l'ultima carnevalata rappresentata dalle Corti d'Assise straordinarie che basarono molti giudizi sulle leggi retroattive e sulla necessità di accontentare le plebi sghignazzanti che assistevano ai processi.
    Il testo, corredato da una esauriente documentazione e dall'elenco alfabetico di tutti i Caduti in Valtellina dal 1943 al 1945 e dall'elenco dei Caduti della 1a Legione «M» Tagliamento, è ben costruito, si fa leggere con molto interesse e suscita emozione.
    E' necessario che, finalmente, gli italiani conoscano l'altra faccia della verità per rendere onore a chi ha sacrificato la vita con purezza d'intenti. Nel volume sono inoltre contenuti interessanti brani del diario - finora inedito - dell'ultimo Federale di Milano, Comandante Vincenzo Costa.
    All'Autore, nostro carissimo amico e collaboratore, va un grazie riconoscente.
NUOVO FRONTE N. 121 (1992) Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno.
Gianfranco Stella IL CASO MARINO PASCOLI E VICENDE DEL DOPO LIBERAZIONE IN ROMAGNA
Pag. 176 Ed. SO.ED.E. Via Gabici 15, 43100 Ravenna - Lit. 25.000
Autore: Stella, Gianfranco
ISBD: Il caso Marino Pascoli e vicende del - [S.l. : s.n.], stampa 1992 (Rimini : Nanni) - 171 p. : ill. ; 21 cm
Livello bibliografico: Monografia
Tipo documento: Testo a stampa
Nomi: Stella, Gianfranco
Biasini, Oddo
Soggetti: PASCOLI, MARINO - Uccisione
ROMAGNA - 1945-1948
Paese di Pubblicazione: IT
Lingua di Pubblicazione: ita
Localizzazioni: FC0011 - Biblioteca comunale Malatestiana - Cesena - FC
RA0030 - Biblioteca di storia contemporanea - Ravenna - RA
RA0036 - Biblioteca comunale Classense - Ravenna - RA
RA0044 - Biblioteca comunale - Solarolo - RA
RA0054 - Biblioteca di Piangipane - Ravenna - RA
RA0069 - Biblioteca dell'Istituto storico della Resistenza - Alfonsine - RA
RA0122
RN0013 - Biblioteca civica Gambalunga - Rimini - RN
Codice identificativo: IT\ICCU\RAV\0189019
     Di Gianfranco Stella e della sua attività di storico degli avvenimenti delittuosi dei famoso «Triangolo della morte» abbiamo già scritto.
    Questa sua nuova fatica ci ripropone alcune vicende che pongono in evidenza un piano preordinato di eccidi perpetrati dalle bande comuniste, a guerra conclusa, per preparare il terreno alla «rivoluzione dei proletariato». Anticomunisti, preti, fascisti, benestanti, sono le vittime sacrificali al mostro comunista.
    Marino Pascoli è un partigiano repubblicano reo di non condividere metodi e sistemi comunisti, perciò «deve» essere eliminato. La casa Scardovi di Giovecca è muta testimone di torture ed uccisioni, la motocicletta trasporta tre assassini che uccidono su comando con la certezza dell'impunità.
    Dalle pagine del testo emerge una macabra storia di connivenze omicide, furti e grassazioni fin troppo giustificate ed avallate dalle gerarchie comuniste, con Togliatti in testa, che si preoccuparono di far riparare nei paesi dell'Est circa cinquemila ex partigiani ricercati per le atrocità commesse.
    Il piano preordinato di soppressione fisica dei «nemici del popolo» era ed è a perfetta conoscenza della classe dirigente di questo Paese, eppure il partito comunista, ora PDS, ha ricevuto e riceve ogni forma di considerazione ed ossequio fino a permettergli di condizionare la vita di questa nostra Italia. Ostracismo completo, invece, a chi tutto ha dato alla Patria.
    La lettura di questo bel libro è consigliata a tutti coloro che non si accontentano della stampa e della TV di regime.
NUOVO FRONTE N. 119 (1992) Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno.
 
 
Carlo Viale CADUTI DELLA R.S.I. GENOVA
pag. 174, (Il volume può essere richiesto a: Associazione Amici di Fra' Ginepro Via Vico Agnello 2/5, 16123 Genova).
    L'opera è dedicata alla Signora Noemi Castagnone, eccezionale figura di donna che per vent'anni profuse ogni energia, in solitudine e senza mezzi, per ritrovare e seppellire degnamente tanti poveri soldati ed aderenti della R.S.I. trucidati dai partigiani comunisti.
    Il testo non è un arido elenco di nomi di Caduti, ma offre un quadro storico di riferimento per quanto attiene la Repubblica Sociale, lo schieramento partigiano e la sua evoluzione nel tempo, sia in montagna che nelle città liguri.
    Riporta inoltre i testi dei decreti legislativi del Duce riguardo l'organizzazione, l'ordinamento e le funzioni della G.N.R. e delle Brigate Nere.
    E'un'altra pietra che si aggiunge alle altre per una storia completa della R.S.I., della sua funzione, dei suoi Valori, ispirati alla Patria, alla dignità, al senso del dovere e dell'onore degnamente espressi da tanti italiani.
    E'una pietra di paragone con i valori che la società "democratica", con i suoi rappresentanti, ci offre.
NUOVO FRONTE N. 111 (1992) Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno.
 
 
Franco Razzi LAGER E FOIBE IN SLOVENIA 1945
La Lanterna ed. L. 15.000
Razzi, Franco
ISBD: Lager e foibe in Slovenia / Franco Razzi - Vicenza : E.VI., 1992 - 157 p. : ill. ; 21 cm.
Livello bibliografico: Monografia
Tipo documento: Testo a stampa
Nomi: Razzi, Franco
Soggetti: Prigionieri di guerra italiani - Guerra mondiale
1939-1945 - Iugoslavia - Diari e memorie
Classificazione: 940.5421973 - STORIA MILITARE DELLA SECONDAGUERRA MONDIALE. CAMPAGNE E BATTAGLIE INEUROPA
Paese di Pubblicazione: IT
Lingua di Pubblicazione: ita
Localizzazioni: AL0135 - Biblioteca dell'Istituto per la storia della Resistenza e della societa' contemporanea in provincia di Alessandria - Alessandria - AL
FI0098 - Biblioteca nazionale centrale - Firenze - FI
MI0339 - Biblioteca delle Civiche raccolte storiche. Museo del Risorgimento - Milano - MI
RM0267 - Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma - RM
VI0096 - Biblioteca civica Bertoliana - Vicenza - VI
Codice identificativo: IT\ICCU\CFI\0243183
     Dicembre 1943, l'Autore si arruola volontario nel I° Batt. "B. MUSSOLINI". Sergente Allievo Ufficiale viene inviato in zona d'operazioni a difesa di Gorizia contro le orde slave di Tito ed ivi permane fino al termine della guerra. Prigioniero dei titini ebbe la "fortuna" di rimpatriare nell'agosto del 1945.
    L'attenzione sui campi di prigionia è sempre stata maggiore per quelli ubicati in Germania ("frutto dei tempi" come scrive Teodoro Francesconi nell'introduzione) mentre le atrocità subite in Russia dai nostri soldati hanno avuto risonanza per lontane questioni elettorali; i campi di prigionia, le foibe e la barbarie slava e titina hanno goduto del sommo privilegio del silenzio e della copertura omertosa di una classe politica troppo interessata ai propri intrallazzi per avere il coraggio di sfidare il Pci mallevadore delle voglie e delle pretese di Tito.
     Franco Razzi ci descrive la miseranda vita dei prigionieri italiani costretti ai lavori forzati, sottoposti alla brutalità degli aguzzini slavi, ridotti a larve di esseri umani per mancanza di nutrimento e per la dissenteria, avviliti dalla carenza di notizie dall'Italia, da quella Patria che li ha dimenticati e non li riconosce conte figli. Il Battaglione Mussolini, al momento della resa, contava 550 uomini; di questi, novanta vengono fucilati, nonostante gli impegni presi nel corso delle trattative, ed altri 85 muoiono nel campo di Borovnica; altri venti uomini flirono uccisi nel corso dei lunghi trasferinienti a piedi da una località all'altra. Si salvano 50 uomini che all'atto della resa riuscirono a fuggire.
    Un vero calvario che avrà termine nel luglio del 1947.
    La descrizione dei fatti, dei luoghi e degli stati d'animo, molto efficaci, nel pudore dell'Autore che non vuole apparire come un martire ma come un testimone, ci inducono ad una irosa riflessione: perché tutto è stato taciuto? Perché ancora oggi permane quella vischiosa cortina di silenzio sulle foibe, sui campi di concentramento, sulle torture e le sevizie subite dai nostri Soldati? Quali immondi interessi hanno costretto la nostra classe politica a tacere? Ancora oggi comunisti e cattocomunisti si ostinano non a negare ma a nascondere e magari si accendono di sacro furore se si parla dei revisionismo dei lager tedeschi.
    L'Italia deve restituire la dignità negata a chi ha tutto dato per Lei.
    Il testo è di estremo interesse, è scritto di getto, è di facile lettura e suscita profonde emozioni.
NUOVO FRONTE N. 177 (1997) Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M.Bruno. 
***
    Il testo è dedicato ai Ragazzi del I° Battaglione Bersaglieri Volontari «Benito MUSSOLINI».
    Franco RAZZI, sergente All. Uff. partecipò a tutte le operazioni del Battaglione sul confine orientale ed ha raccolto nel volume le sue esperienze e le sue vicissitudini.
    Il Battaglione Mussolini ebbe una funzione importantissima sia per testimoniare l'italianità delle terre redente nei confronti dei tedeschi e sia per impedire agli slavi di dilagare nel Friuli e nel Veneto.
    Con l'inganno, al termine della guerra, gli slavi di Tito inducono il Battaglione a cedere le armi promettendo la libertà.
    Alla malafede slava non c'è limite ed i Bersaglieri vengono imprigionati, in parte fucilati ed infoibati ed in parte avviati ai campi di lavoro. Spostamenti a piedi, senza cibo; massacrati e torturati solo perchè italiani, i bersaglieri, al pari degli altri italiani militari e civili furono decimati dalla fame e dalle malattie.
    Oggi il mondo freme per quanto accade nella ex Jugoslavia ed è giusto che la pietà ci induca ad intervenire ma dobbiamo anche ricordare che la strage, le sevizie e le atrocità fanno ancora parte del patrimonio culturale di questi popoli che sulla vendetta ed il genocidio hanno basato la propria tradizione.
    L'Autore con semplicità ed efficacia ci descrive la vita dei prigionieri che nulla ha da invidiare ai peggiori campi tedeschi o russi.
    Il testo è molto interessante e ci induce a riflettere su una generazione di italiani che tutto diedero alla Patria ottenendo solo dolore ed indifferenza, discriminazione e a volte persecuzione.
    Forse è stato meglio cosi perchè oggi è più facile dividerci dai disonesti e dai ladri di regime.
NUOVO FRONTE N. 131 (1993) Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno.
Francesco Grossi QUESTO ANTIFASCISMO
pag. 116 - L. 25.000, (spese postali comprese), Ed. Settimo Sigillo, Via Pietro Cavallini 27, 00193 ROMA
Autore: Grossi, Francesco <1906- >
ISBD: Questo antifascismo : schegge di vita politica, - Lugo : "Romagna tricolore", 1992 - 143 p. : ill. ; 21 cm
Livello bibliografico: Monografia
Tipo documento: Testo a stampa
Nomi: Grossi , Francesco <1906- >
Soggetti: ITALIA - Politica - Sec. 20.
STORIA MODERNA E CONTEMPORANEA - Sec. 20.
Paese di Pubblicazione: IT
Lingua di Pubblicazione: ita
Localizzazioni: RA0016 - Biblioteca comunale Manfrediana - Faenza - RA
RA0025 - Biblioteca comunale Fabrizio Trisi - Lugo - RA
RA0036 - Biblioteca comunale Classense - Ravenna - RA
Codice identificativo: IT\ICCU\RAV\0192108
     Francesco Grossi, collaboratore di Italo Balbo, sindacalista di rilievo negli anni '30, Direttore dell'O.N.D. e Federale di Avellino, Cons. Nazionale della Camera dei Fasci e delle Corporazioni, Vice Capo Gabinetto al Ministero del Lavoro nella R.S.I., può ben giudicare i guasti di quasi cinquant'anni di antifascismo.
    In 112 pagine, suddivise in nove capitoli, l'Autore ci conduce per mano attraverso il mondo odierno e ci fa comprendere quanti e quali errori stanno trascinando l'umanità verso un futuro privo di speranze certe, un mondo grigio che soffoca lo spirito e dove la massa, somma di individui, uccide l'individualità.
    Solo combattendo la piovra del materialismo dei nemici di sempre potremo modificare il corso degli eventi restituendo dignità all'uomo ed al lavoro.
    Il testo è consigliato per la vastità degli argomenti trattati e per la competenza dell'Autore.
NUOVO FRONTE N. 111 (1992) Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno.
Lodovico Galli PAGINE DI VERITA'
Zanetti Editore, Piazza Treccani 3, Montechiari (BS), Pag. 316 - L. 28.000
Autore: Galli, Lodovico 
ISBD: Pagine di verita : storie mai scritte di uomini - Montichiari : Zanetti, stampa 1992 - 314 p. : ill. ; 24 cm. - La bifora 
Collezione: La bifora 
Livello bibliografico: Monografia 
Tipo di documento: Testo a stampa 
Nomi: Galli, Lodovico 
Soggetti: Brescia - Storia - 1943-1945 - Documenti 
 Repubblica sociale italiana . 1943-1945 - 
 Brescia - Documenti 
Classificazione: 945.26091 - STORIA DI BRESCIA (PROV.). 1918-1946 
Paese di pubblicazione: IT 
Lingua di pubblicazione: ita 
Localizzazioni: RM0255 - Biblioteca di storia moderna e contemporanea - Roma - RM 
 VA0059 - Biblioteca civica Luigi Majno - Gallarate - VA 
Codice identificativo: IT\ICCU\LO1\0381464 
    E' questo il quarto libro che Galli scrive sul tormentato periodo della guerra civile in Italia.
    Gli uomini dimenticati sono i soldati della Repubblica Sociale Italiana, gli epurati, gli assassinati dalle bande comuniste.
    L'Autore ha sentito il dovere morale di restituire alla «memoria» i nomi di questi italiani sacrificati sull'altare resistenziale, vittime di una cultura comunista che ha impestato ed impesta l'Italia.
    Si aprono gli archivi dell'Est ed è ora che anche gli archivi nostrani si aprano per rendere giustizia. E' un dovere cristiano.
    L'opera ha inizio con un omaggio alla Divisione Alpina «Monterosa». Con il capitolo «Gargnano» ci offre una panoramica della situazione nella zona del Governo della R.S.I. con la pubblicazione di documenti interessanti.
    Nei capitoli successivi viene illustrata, sempre tramite documenti, la vita condotta a Toscolano Maderno, Salò e Valle Camonica. I capitoli delle incursioni aeree, dei Caduti civili e militari della RSI, dei Caduti germanici, dell'epurazione e dei cittadini denunciati, ci introducono nel vivo delle sofferenze patite dai «dimenticati» che sono «ricordati» in lunghi elenchi.
    Il testo è ben costruito ed è di facile lettura. Ben vengano altri libri che restituiscano Dignità ed Onore a tanti combattenti e a tanti cittadini vittime dell'odio fratricida.
NUOVO FRONTE  N. 131 (1993) Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno.
 
  
 
Gabrielli Gloria CARLO SILVESTRI, SOCIALISTA, ANTIFASCISTA, MUSSOLINIANO 
Angeli 1992 
Romualdi Pino FASCISMO REPUBBLICANO 
Sugarco 1992 
Cospito Nicola - Werner Neulen Hans SALÒ - BERLINO: L'ALLEANZA DIFFICILE 
Mursia 1992  
 
 
 
Franzolin Ugo NOSTRA GENTE 
Settimo Sigillo 1992 
Fazi Leonida LA REPUBBLICA FASCISTA DELL'HYMALAIA 
Piazza Navona 1992 
    Leonida Fazi è direttore e redattore del mensile romano «ITALICUM», giornale che nella 'nostra area' morale e patriottica (non strettamente di partito) è oggi considerato, alla pari con la «VOCE DEL SUD» di Lecce, col milanese «VOLONTA'» e, permettetecelo, con «L'ULTIMA CROCIATA» (e pochissimi altri) il miglior periodico italiano.
    Su questo non vogliamo insistere, anche perchè gli argomenti per confortare la tesi sarebbero perfino troppi. Siamo convinti che ognuno di noi, nel quale la nobiltà delle idee corrisponda alla generosità dei fatti, senta il dovere di leggerli questi giornali, tutti, nessuno escluso. Avrà sempre qualcosa da imparare, su cui riflettere, da insegnare agli altri. Leonida Fazi, giornalista e scrittore, un uomo che possiede il senso raro e prezioso della misura e che perciò si fa ascoltare con gioia ed edificazione dello spirito, era Sottotenente dei Bersaglieri quando il 15 maggio 1941 a Quota 191 di Passo Halfaya fu catturato dagli inglesi e spedito con migliaia di Camerati, attraverso tappe, soste e peripezie innumerevoli, in India. Di qui fu rimpatriato nel mese di dicembre di cinque anni dopo.
    Fazi, lo ribadiamo, è scrittore di notevole dimensioni intellettuali, il quale stimola il lettore alla riflessione, lo solleva «in più spirabil aere», dove è naturale la comunione con i molti nostri fratelli caduti e i pochi sopravvissuti. Quelli che mantennero e conservano meravigliosamente, intatti nel tempo, la verginità dell'anima, il calore della fede, il sogno della speranza. Basta leggere l'ultimo suo libro: «LA REPUBBLICA FASCISTA DELL'HIMALAYA», che Edizioni Piazza Navona ha pubblicato qualche mese fa. 473 pagine indimenticabili. A YOL, località misteriosa nella carta geografica, comunque situata ai piedi delle vette più alte del mondo, l'8 settembre 1943, su iniziativa di alcuni sciagurati ufficiali anch'essi prigionieri, di colonnelli che fino a 40 giorni prima s'erano dimostrati più fascisti di Mussolini, la comunità italiana si divise in due parti, irrevocabilmente.
    Ognuna di esse, da allora, fece parte per se stessa. La meno numerosa (intuibili le ragioni) formò il Campo 25. Erano coloro che non avevano dimenticato le parole del Maggiore Nino Tramonti, il soldato-poeta: «Siete belli perchè siete bersaglieri. Avete il filetto d'argento da allievo ufficiale. E' la promessa del grado che riceverete, se lo meriterete. Avete le stellette. Sono l'impegno di servire la Patria. Avete il piumetto. E il giuramento dinanzi a Dio che lo porterete con onore».
    Poi, nell'ora insidiosa dell'incertezza, allorchè si pensa, si pensa, si pensa e si hanno 20, 25, 30 anni: alla morosa, alla casa, a mamma e babbo, al «fiat voluntas Dei»...
    «O Dio, Dio mio, potrà mai essere la tua volontà che l'Italia perda la guerra, che io non debba mai conoscere la gioia immensa, urlante del ritorno nell'Italia vittoriosa? Non potrà, vero, mio Dio? Perchè tu sei giustizia ed il mio popolo è stato trattato sempre ingiustamente, gli si è negato quel poco di terra al sole dove operava cose buone, quel mio popolo che ha difeso i tuoi sacerdoti e le tue suore massacrati in Spagna dai Senza-Dio, quel mio popolo che combatte per la sua vita contro il mondo delle sette alleate con il Senza-Dio Stalin. Potrà mai essere la tua volontà che questo mondo trionfi sul mio? Ti prego, mio Dio, ti prego; ti offro in cambio il mio sacrificio».
    Così nacque la «Repubblica Fascista dell'Himalaya», fieramente, in una terra lontana le mille miglia dalla Patria nostra, sotto gli occhi increduli, stizziti, ma non di rado ammirati dei carcerieri. Una Repubblica vissuta e onorata per 36 mesi da mille, duemila «Venticinquisti», per un ideale che non ha tempo, nè razza per gli uomini d'onore.
    Fra costoro, in prima linea, c'è Leonida Fazi, il quale così si congeda dai suoi e nostri fratelli: «Non un episodio fugace la sua Repubblica, bensì appartenente alla storia del popolo italiano, anzi alla storia del mondo. L'episodio travalicava gli anni, si accampava addirittura nel tempo senza tempo, per la sua appartenenza alla sfera dello spirito. Vendicava le decine e decine di migliaia di prigionieri lasciati morire da Stalin. 
    Affiancava, con umiltà, coloro che in tanto martirio avevano rifiutato di plaudire gli assassini, gettando, come Italo Stagno, sulla faccia degli aguzzini la propria qualifica di «deputato dei morti». Dava significato alla immensa mondiale moria. Toglieva addirittura alla vicenda umana la sgomenta apparenza della inutilità.
    Così entrambi (l'Autore e sua Moglie), tenendosi per mano, continuarono a camminare sul mondo, con dignità, finchè vissero».
LA REPUBBLICA FASCISTA DELL'HIMALAYA. Italo Merli. ULTIMA CROCIATA N. 1 Gennaio 1993
Sitia Luigi METTITI SULL'ATTENTI, CAROGNA! 
Greco&Greco 1992. E 9,30
È il diario romanzato di Federico, un giovane ventenne che sente un moto di ribellione nell’animo e decide di arruolarsi nelle Forze Armate della RSI.
Non è la politica ad operare sulla sua scelta ma il senso d’appartenenza alla Patria, la voglia di dimostrare che gli Italiani non sono dei traditori ma sanno impugnare le armi come elemento di riscatto agli occhi di alleati e nemici.
Queste pagine sono state scritte nel campo di concentramento di Cap Martifou (Algeria) e riportano fedelmente fatti e riflessioni non di fantasia ma con riscontro nella realtà vissuta.
È il fronte il richiamo dei volontari del Battaglione "Lupo’’ della Xª, ed invece una subdola guerra di controguerriglia li avviluppa sempre più, li rende scontenti, vogliono affrontare un nemico che abbia un volto, una capacità combattiva ben marcata, non l’anonimo cecchino in abiti borghesi, protetto dall’omertà ruffiana o obbligata, un cattivo italiano renitente alla leva o fuggito sui monti per sottrarsi alla guerra intruppato dai comunisti. Ed ecco la ribellione del Lupo, la ribellione all’odio di parte: finalmente l’avvio al fronte.
I giovani marò si avvicinano alla linea del fuoco: croci, casolari distrutti, fango, pidocchi, la bolgia delle esplosioni, schegge di mortaio, sibili e schianti improvvisi, la morte a volte rapida e a volte maligna nello straziare i corpi. Questa è la valle del Reno. Le brevi licenze non aiutavano il morale. Si sentiva intorno ostilità e disagio, a volte la morte a tradimento sottraeva un amico e scavava un solco sempre più profondo. "Chi te lo fa fare, diserta, vieni con noi’’, queste le proposte del vecchio amico che scoprivi essere sempre stato antifascista, queste le parole del parente prossimo o del conoscente che ti gettavano nello sconforto più pesante e ti facevano rimpiangere la buca scavata nel fango sulla linea del fronte.
In ventitré capitoli c’è la storia di un amore incompreso per la propria terra, la dedizione di un giovane verso un popolo stordito e minacciato che non vuole compromettersi, che non capisce certi valori che sono alla base della dignità e del giudizio storico che sarà dato.
Chi ricorderà più le imprese vigliacche di tanti mistificatori? Più il tempo avanza e sempre più la verità si farà strada ed ognuno sarà giudicato per quanto ha sofferto.
Il testo presentato (pur non recentissimo) è di facilissima lettura per lo svolgimento della narrazione che ci fa entrare nel personaggio destando la curiosità necessaria per essere assorbiti dalla lettura.
La narrazione dei fatti è sempre legata alle riflessioni del protagonista.
NUOVO FRONTE N. 217 (2002) Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M.Bruno.
 
 

Luigi Sellieri LIVERGNANO 1944-45
L. 30.000, Luigi Selleri Editore - Bologna
Autore:
ISBD: Livergnano 1944-45 / a cura di Luigi Selleri - Bologna : L. Selleri, stampa 1992 - 177 p. : ill. ; 24 cm.(( - Contiene: Tuono sugli Appennini: diario di guerra della 91a Divisione fanteria U.S.A., di Roy Livengood; Il mio diario di Guerra dall'8 gennaio 1944 al 24 aprile 1945 e oltre, di don Giovanni Sfondrini; Frammenti di storia di un reparto combattente della R.S.I., di Mario e Carlo Bernardi.
Livello bibliografico: Monografia
Tipo documento: Testo a stampa
Nomi: Selleri, Luigi
Bernardi, Mario
Livengood, Roy
Sfondrini, Giovanni
Bernardi, Carlo
Soggetti: Guerra mondiale. 1939-1945 - Livergnano
<Pianoro) - 1943-1945 - Diari e memorie
Classificazione: 940.54214541 - Storia militare della 2. guerramondiale (Andamento della guerra). Campagne ebattaglie. Bologna <prov.>
Paese di Pubblicazione: IT
Lingua di Pubblicazione: ita
Localizzazioni: BO0199 - Biblioteca comunale - Imola - BO
BO0287 - Biblioteca comunale centrale di Palazzo Montanari - Bologna - BO
BO0563 - Biblioteca Sala Borsa - Bologna - BO
FI0098 - Biblioteca nazionale centrale - Firenze - FI
RM0267 - Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma - RM
Codice identificativo: IT\ICCU\CFI\0250160
     Livergnano è un paese a pochi km a Sud di Bologna a cavallo della strada Statale 65. La sua posizione diviene la sua condanna. E a Livergnano che le truppe tedesche ed alcuni Reparti della R.S.I. fermano le truppe americane dopo aspri combattimenti con gravi perdite per entrambi i contendenti.
    Il diario di guerra della 91a Div. di fanteria degli USA ci descrive le fasi dei combattimenti con la semplicità che i soldati pongono in ogni loro azione. Non c'è drammaticità. I Caduti non inducono a riflessioni ed il nemico non è odiato. La vita degli uomini è appesa al filo del caso. Passare da una parte, rifugiarsi in una casa o esporsi in pieno non necessariamente producono la conseguenza auspicata od il fatto da evitare.
    Il soldato sogna la retrovia ma non si sottrae al dovere ed esegue gli ordini con ostinazione. E' la guerra. Più drammatiche, nell'esposizione, le pagine del parroco don Giovanni Sfondrini. La popolazione è esposta alle angherie dei partigiani, delle truppe tedesche e di quelle americane. I bambini e le donne pagano per tutti.
    Non hanno scampo, non possono difendersi eppure sopportano con stoicismo sperando nella pace.
    I frammenti di storia di un Reparto combattente della RSI ci offrono un altro squarcio della guerra di Livergnano. Il 17 febbraio 1945 a Sud di Pianoro la 1a Compagnia Arditi della divisione della G.N.R. "ETNA" viene schierata in un tratto di fronte di competenza del 1° Battag. del 145° Reggimento Granatieri germanico. Rimase in linea fino al 20 aprile 1945 a sud di Zula. Nel testo sono pubblicate due lettere indirizzate al padre dal S. ten. Carlo Bernardi caduto in azione di pattuglia il 5 marzo 1945 ed un'altra lettera del fratello Mario. Lo stesso Mario Bernardi racconta gli eventi degli ultimi giorni di guerra. Dalla lettura di queste ultime pagine emerge il vivo senso del dovere che animò le truppe della R.S.I. che tennero duro anche quando le truppe germaniche avevano abbandonato il campo di lotta.
    La lettura di quest'opera ci fornisce l'occasione di conoscere una pagina di storia misconosciuta dai più.
NUOVO FRONTE N. 127 (1992) Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno.

LE FOIBE IL DITKAT L'ESODO
Ass.ne Naz.le Venezia Giulia e Dalmazia. (L'opuscolo può essere richiesto all'Associazione: Naz.le Venezia Giulia e Dalmazia - Via S. Pellico 1 - 20100 Milano).
 
 
     La disgregazione della Jugoslavia è in fase finale. Paese costituito sulla vendetta e sul genocidio, senza fondamenta reali, sta affogando nel sangue. E' la nemesi.
    Non è certo una consolazione, ma è la dimostrazione che la civiltà dei sentimenti e del rispetto dell'uomo sono il frutto di una lenta maturazione ed adesione ai valori dell'occidente latino e cristiano. Tutto ciò che l'Occidente ha importato dall'Est ha comportato lutti e stragi.
    Il volume ci propone una serie di testimonianze fotografiche sulla grande tragedia delle foibe e ci parla del grande esodo di ben 350.000 giuliani e dalmati che preferirono un destino incerto nella Patria italiana al vivere sotto la sovranità jugoslava.
    Purtroppo anche in Italia la canea comunista fece di tutto per ostacolare un'adeguata assistenza a questi nostri fratelli che per amore della Patria rinunciarono a tutto.
    Le fotografie presentate sono puntuali testimonianze del grande massacro subito con stoicismo dagli italiani di Dalmazia e della Venezia Giulia, e sono una grande accusa contro un popolo che oggi a noi chiede ed ottiene aiuto.
    La generosità è virtù dei forti, ma non cancella il ricordo.
NUOVO FRONTE N. 121 (1992) Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno.

GESTAPO ROSSA Bruno Zoratto
Pag. 192 - L. 22.000, Sugarco Edizioni, Viale Tunisia 41 - Milano
Autore: Zoratto, Bruno
ISBD: Gestapo rossa : italiani nelle prigioni della - Milano : SugarCo, c1992, stampa 1991 - 189 p., [4] c. di tav. : ill. ; 24 cm.
Livello bibliografico: Monografia
Tipo documento: Testo a stampa
Numeri: ISBN - 88-7198-128-6
Bibliografia Nazionale - 92-9253
Nomi: Zoratto, Bruno
Ferraris, Luigi Vittorio
Soggetti: Germania <Repubblica democratica> - Detenuti
italiani
Classificazione: 365 - ISTITUTI DI PENA
Paese di Pubblicazione: IT
Lingua di Pubblicazione: ita
Localizzazioni: AV0045 - Biblioteca statale del Monumento nazionale di Montevergine - Mercogliano - AV
BO0098 - Biblioteca universitaria di Bologna - Bologna - BO
BO0287 - Biblioteca comunale centrale di Palazzo Montanari - Bologna - BO
BO0563 - Biblioteca Sala Borsa - Bologna - BO
CA0194 - Biblioteca universitaria di Cagliari - Cagliari - CA
CN0065 - Biblioteca civica - Mondovi' - CN
CS0143 - Biblioteca nazionale di Cosenza - Cosenza - CS
FI0098 - Biblioteca nazionale centrale - Firenze - FI
FI0101 - Biblioteca Marucelliana - Firenze - FI
GO0025 - Biblioteca statale Isontina - Gorizia - GO
ME0050 - Biblioteca regionale universitaria - Messina - ME
MI0185 - Biblioteca nazionale Braidense - Milano - MI
MI0339 - Biblioteca delle Civiche raccolte storiche. Museo del Risorgimento - Milano - MI
MI1155 - Biblioteche pubbliche rionali - Milano - MI
MO0089 - Biblioteca Estense - Modena - MO
NA0075 - Biblioteca del Monumento nazionale dell'Oratorio dei Girolamini - Napoli - NA
NA0079 - Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III - Napoli - NA
PD0158 - Biblioteca universitaria di Padova - Padova - PD
PD0316 - Biblioteca generale della Facolta' di scienze politiche Ettore Anchieri dell'Universita' degli studi di Padova - Padova - PD
PV0291 - Biblioteca universitaria - Pavia - PV
RA0030 - Biblioteca di storia contemporanea - Ravenna - RA
RM0255 - Biblioteca di storia moderna e contemporanea - Roma - RM
RM0267 - Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma - RM
RM0280 - Biblioteca universitaria Alessandrina - Roma - RM
RM0289 - Biblioteca statale Antonio Baldini - Roma - RM
TO0265 - Biblioteca nazionale universitaria - Torino - TO
VI0096 - Biblioteca civica Bertoliana - Vicenza - VI
Codice identificativo: IT\ICCU\RAV\0177410
     Il titolo ci dà già un'immagine del contenuto. L'innato senso organizzativo germanico e la ferocia comunista hanno generato la «Stasi», un'organizzazione poliziesca efficiente ed in grado di controllare ogni attimo della vita dei cittadini della Repubblica Democratica Tedesca.
    Quella che veniva giudicata come la nazione modello del sistema comunista, con la caduta del muro di Berlino ha mostrato il vero volto del comunismo e dagli archivi della «Stasi» è uscita la verità sulla vera essenza del comunismo.
    La Stasi, composta da circa centomila effettivi e da innumerevoli informatori infiltrati in ogni settore della vita pubblica e privata, aveva costituito un sistema informativo incrociato capace di controllare cittadini, autorità, politici e governanti. Il controllore era controllato e viceversa. L'onnipresenza, il ricatto e la tortura erano i cardini sui quali girava l'organizzazione.
    Nella rete della Stasi caddero anche alcuni cittadini italiani che credevano ingenuamente di poter «giocare» con tale sistema.
    Il carcere di Bautzen è il simbolo delle nefandezze del regime ed abbiamo notizie certe, dal racconto degli «ospiti», della crudeltà con la quale le vittime venivano costrette a confessare reati mai commessi. Tra i casi degli italiani ivi vissuti (?) emergono quelli di Graziano Bertussin, anticomunista, preso in un gioco più grande di lui, di Elena Sciascia e di altri cinque connazionali tutti detenuti per tratta di uomini (aiuto fornito.a fuggiaschi) e spionaggio mai commesso.
    L'Autore, con estrema efficacia descrittiva e mano esperta di studioso, ci conduce fra i meandri dell'organizzazione che, tra l'altro, assisteva i terroristi di ogni parte pur di destabilizzare i paesi occidentali. I documenti allegati danno vigore a quanto descritto e ci forniscono un'immagine precisa dei metodi e dei sistemi.
    Ancora una volta l'Europa ha pagato in termini di sofferenza il contributo al terrore rosso con il consapevole appoggio di tanti intellettuali.
    La fine del comunismo non èancora decretata perché sotto i trasformismi di facciata, ancora trama e ricatta la inefficiente e ladrona classe politica che ci sgoverna.
NUOVO FRONTE N. 121 (1992) Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno.

Antonio Pippo Cifarelli LA MIA MORTE CIVILE
Pag. 104, Stampato in proprio. I volumi possono essere richiesti all'Autore, Via Romilli 11, 20139 Milano).
Autore: Cifarelli, Antonio Pippo
ISBD: La mia morte civile, Cossiga, nostri infamia - [S.l. : s.n., 1992?] - 103 p. ; 24 cm.
Livello bibliografico: Monografia
Tipo documento: Testo a stampa
Nomi: Cifarelli, Antonio Pippo
Lingua di Pubblicazione: ita
Localizzazioni: MI0185 - Biblioteca nazionale Braidense - Milano - MI
Codice identificativo: IT\ICCU\MIL\0496358
    Antonio Cifarelli, partigiano «scomodo», ci fa pervenire un'altra delle sue fatiche tese alla difesa del suo onore e della sua dignità.
    Egli ha pagato sulla sua pelle il concetto di libertà e di democrazia dei santoni Leo Valiani e Ferruccio Parri. Accusato di tradimento, ha buone carte per dimostrare la sua innocenza ma nulla può contro il muro di gomma che pur assolvendolo non lo riabilita.
    Egregio professore, faccia un salto di qualità e riabiliti Lei chi ha combattuto credendo nella vera libertà e nei valori della Patria e dello Spirito.
NUOVO FRONTE N. 121 (1992) Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno.

REGGIMENTO ALPINI «TAGLIAMENTO»
Pag. 214 - Ed. fuori commercio, Ed. Ass.ne Reduci Rgt. «Tagliamento», Cas. Postale 31 - 33097 Spilimbergo (PN)
ISBD: Reggimento alpini "Tagliamento" : (documenti) / - [S. l. : s.n.), (Spilimbergo - v. ; 24 cm. 
Collezione: I grandi del nostro tempo 
Livello bibliografico: Monografia 
Tipo di documento: Testo a stampa 
Comprende: 1: / Associazione Reduci Rgt. Alpini"Tagliamento" 
Nomi: Associazione Reduci Reggimento Alpini"Tagliamento" 
Soggetti: Repubblica sociale italiana . 1943-1945 - Reggimento Alpini "Tagliamento" - Caduti 
Paese di pubblicazione: IT 
Lingua di pubblicazione: ita 
Localizzazioni: MI0339 - Biblioteca delle Civiche raccolte storiche. Museo del Risorgimento - Milano - MI 
 TS0013 - Biblioteca civica Attilio Hortis - Trieste - TS 
Codice identificativo: IT\ICCU\LO1\0358224 
 ***
Autore:
ISBD: 1: / Associazione Reduci Rgt. Alpini - [S.l. : s.n.], stampa 1992 (Spilimbergo : tipografia Menini) - 213 p. ; 24 cm.
Livello bibliografico: Monografia
Tipo documento: Testo a stampa
Fa parte di: Reggimento alpini " Tagliamento " : (documenti) / Associazione reduci rgt. Alpini " Tagliamento "
Paese di Pubblicazione: IT
Lingua di Pubblicazione: ita
Localizzazioni: MI0339 - Biblioteca delle Civiche raccolte storiche. Museo del Risorgimento - Milano - MI
TS0013 - Biblioteca civica Attilio Hortis - Trieste - TS
Codice identificativo: IT\ICCU\LO1\0358225
     Più ci si allontana, nel tempo, dai giorni tragici della guerra e più forte si fa il desiderio e l'impegno di riscoprire la verità storica sugli avvenimenti che sono stati determinanti per molte generazioni d'italiani.
    La distorsione dei fatti e la demonizzazione della R.S I. sono state oggetto di particolare attenzione propagandistica da parte dell'attuale regime di intrallazzatori e ladri di partito.
    Ben vengano, allora, tutte quelle iniziative che ci permettono di ricordare ed onorare coloro che sono Caduti nell'adempimento del dovere, senza nulla chiedere, pur consapevoli di lottare solo per l'onore d'Italia e per la tutela dei suoi confini orientali.
    Il volume presentato inizia illustrando la dislocazione delle truppe italiane al momento dell'armistizio. A nove giorni dalla dissoluzione del «Regio Esercito», il 17 settembre 1943, si ricostituisce in Udine il «Gruppo Battaglioni Tagliamento», primo nucleo del futuro «Reggimento Alpini Tagliamento», il comando viene assunto dal Col. Ermacora Zuliani, pluridecorato, combattente della prima guerra mondiale, in Spagna e sul fronte russo poi.
    Compito primario è la tutela dell'ordine pubblico. Le difficoltà materiali e organizzative sono enormi. Il morale degli uomini è a terra, la disperazione nelle coscienze e l'atteggiamento dei tedeschi, con la costituzione della Zona di operazioni del Litorale Adriatico, sono tutti ostacoli da rimuovere.
    I giovani rispondono all'appello e per ottobre un primo nucleo di 500 uomini costituisce la forza di questo Reparto di volontari decisi al riscatto morale della Patria. Con il passare dei mesi, l'organizzazione si consolida, ma anche i compiti crescono ed il Reggimento diviene una realtà operante per la difesa dei confini orientali.
    Attraverso il Diario Storico e le testimonianze dei combattenti vengono ricostruite le operazioni di guerra contro le bande titine e nostrane. Una serie di carte topografiche, fotografie e riferimenti a documentazioni, d'altra parte completano l'opera di divulgazione della conoscenza dei sacrifici e degli eroismi che gli uomini del Reggimento affrontarono in condizioni di grande isolamento, allo sbaraglio consapevole fra attacchi ed imboscate.
    Moltissimi non sono tornati, molti sono stati «trucidati» a guerra finita ed il libro, puntuale, ci riporta i loro nomi di combattenti Caduti per la Patria, dimenticati, anzi ignorati, da coloro che sono tornati al potere attaccati alla coda dei muli delle salmerie alleate. Nell'oratoria ufficiale e nelle lapidi, gli autori della strage di Porzus valgono più degli «Uomini» del «Tagliamento».
    Volumi, come quello presentato, sono il punto di forza per ricollocare i valori al loro posto ed allora, finalmente, gli italiani avranno pace.
    Un particolare plauso di ringraziamento da parte di «Nuovo Fronte» ai sempre amici del «Tagliamento».
NUOVO FRONTE N. 121 (1992) Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno.

Ciro Manganaro IDENTITA' DEL FASCISMO
pag. 64 - Lit. 8.000, Ed.  Nord Est - Trieste. (Il volume può essere richiesto direttamente all'Autore via del Lloyd 4 - 34143 - Trieste).
Autore: Manganaro, Ciro
ISBD: Identita del fascismo : sintesi - [S. l.] : Nord est, [1993?] - 63 p. : ill. ; 21 cm.
Livello bibliografico: Monografia
Tipo documento: Testo a stampa
Nomi: Manganaro , Ciro
Soggetti: Fascismo - Italia
Classificazione: 945.0915 - STORIA. ITALIA. PERIODO FASCISTA,1922-1943
Paese di Pubblicazione: IT
Lingua di Pubblicazione: ita
Localizzazioni: FI0098 - Biblioteca nazionale centrale - Firenze - FI
RM0267 - Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma - RM
Codice identificativo: IT\ICCU\CFI\0279822
     Scrittore fecondo, strenuo difensore dei valori patriottici, innamorato delle nostre «terre irredente» d'Istria e Dalmazia Ciro Manganaro ci offre ancora un saggio di grande attualità. Come e perché nasce il fascismo, cosa rappresentò e cosa rappresenta ancora oggi, questo grande movimento, per gli Italiani?
    L'Autore risponde con chiara sintesi a queste domande riportando nel testo le tappe principali attraverso le quali si pervenne all'affermazione del Fascismo nel nostro Paese.
    Il Fascismo fu l'unico movimento originale espresso dal popolo italiano. Figlio diretto dell'interventismo e del comattentismo, si tramutò in stile di vita seppellendo una partitocrazia ormai in coma per sistema e per incoerenza. Furono vari i tentativi di Mussolini per conciliare la sua azione attiva e fattiva con la sopravvivenza delle vecchie concezioni liberali, e ne fa fede la sua alleanza con il Partito Popolare (a DC attuale) alla quale rinunciò per non cadere nelle panie dei compromessi parlamentari nell'opera di «restaurazione» dei valori religiosi.
    L'ex Presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi, fu Sottosegretario all'Industria e al Commercio del primo governo Mussolini e si ritirò quando il Partito Popolare italiano così decise. La «dittatura» di Mussofini nasce per risanare i guasti dei politicanti rinunciatari e parolai di tutto interessati fuorché ai destini del Popolo Italiano. La guerra ,cambiò radicalmente la mentalità degli italiani che si scoprirono popolo per aver diviso insieme il fango e la morte nelle trincee dei Carso. Promesse non mantenute dagli alleati, situazione interna allo sfascio per opera dei social-comunisti, disoccupazione, scioperi ed irriconoscenza verso i mutilati, i feriti ed i combattenti, produssero quella rivolta delle coscienze che si tradusse in lotta per assurgere alla direzione del Paese per riportarlo alla normalità nel campo interno e per ottenere i dovuti riconoscimenti dagli alleati mutilatori della nostra «Vittoria».
    Non dunque espressione prevaricatrice e violenta, ma reazione alla prepotenza, all'arroganza ed alla violenza altrui. Questa è la verità che studi seri non impestati dalla faziosità, stanno portando alla luce.
    Lo studio di Manganaro, pur nella brevità di un saggio storiografico, contribuisce alla verità contro un'informazione asservita. Il fascismo può anche aver avuto dei torti ma, nel confronto con i pregi, può essere promosso a dignità di grande movimento, nato dal popolo e che per il popolo produsse trasformazioni nel campo sociale e grandi realizzazioni nel progresso civile, morale e materiale degli Italiani.
    Il testo è per persone serie che vogliono conoscere il nostro passato per trovare la chiave che apra la porta di un diverso avvenire per la nostra Patria.
NUOVO FRONTE N. 112 (1992) Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno.

Elio Marcianò GIOVINEZZA PRIMAVERA DI BELLEZZA
Magalini Editrice Due Rezzato (BS) pag. 162 - L. 18.000
Marciano, Elio
ISBD: Giovinezza primavera di bellezza / Elio - Rezzato : Magalini editrice Due, 1992 - 160 p. ; 21 cm.
Livello bibliografico: Monografia
Tipo documento: Testo a stampa
Nomi: Marciano , Elio
Classificazione: 853 - Narrativa italiana
Paese di Pubblicazione: IT
Lingua di Pubblicazione: ita
Localizzazioni: RM0255 - Biblioteca di storia moderna e contemporanea - Roma - RM
Codice identificativo: IT\ICCU\IEI\0127075
     L'Autore è uno scrittore critico affermato. Ha diretto la rivista Italia Artistica, il Corriere Bresciano e il Mezzogiorno di Reggio. Ha scritto libri di narrativa, saggistica ed arte. Calabrese, nello scrivere è essenziale, lascia spazio all'immagine ed alla fantasia del lettore.
    Con riferimento autobiografico Marcianò ci riporta a visitare un periodo della nostra storia tra i più discussi ma anche fra i più fecondi per realizzazioni e per valori morali.
    Fin dalle prime pagine, immergendoci nella descrizione di una Calabria sana nei costumi, bella per la natura, piena di speranza nel nuovo corso della vita italiana, semplice in ogni manifestazione sia di vita familiare che collettiva, ci sembra di rivivere la nostra infanzia trascorsa in un'epoca prossima a quella descritta dall'autore in una terra simile alla Calabria. Rimpianti? Forse sì!     I primi amori giovanili, l'euforia e l'orgoglio per la guerra in Africa, l'Impero, il senso di potenza e di forza che si viveva all'epoca, forse incoscientemente, sono stati comuni a molti giovani italiani che impararono ad amare l'Italia.
    La storia di Marcianò è la storia di un giovane che va in guerra come pilota, combatte e spera nella vittoria, viene sorpreso dall'armistizio e coinvolto nelle vicende della guerra civile. Fa poi ritorno alla terra d'origine ove ritroverà se stesso nelle immutate abitudini della famiglia.
    Rimane un grande interrogativo: dove sono i retori che infiammarono tanta gioventù e ingannarono il Capo?
    Non sono forse gli stessi che per tanti anni dopo la guerra processarono e condannarono i Puri, i Fedeli, i Combattenti?
    Non sono essi i padri di questa classe politica che ci ha portato nella melma del furto e del compromesso? Il romanzo è di piacevole lettura.
NUOVO FRONTE N. 133 (1993) Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno.  

 
 
>>>Titolo privo di Recensione 
Ginepro : da Pompeiana 
ISBD: Famiglie che piangono / Pio cappuccino - [S. l.] : L'ultima crociata editrice (Castelbolognese : Grafica artigiana, 1992) - 244 p. ; 19 cm.(( - Nell'occhietto: Associazione nazionale famiglie caduti e dispersi della Repubblica sociale italiana. 
Collezione: La bifora 
Livello bibliografico: Monografia 
Tipo di documento: Testo a stampa 
Nomi: Ginepro : da Pompeiana 
Soggetti: REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA 1943-1945 - 
Diari e memorie 
Classificazione: 945.091 - STORIA D'ITALIA, 1900-1946 
Paese di pubblicazione: IT 
Lingua di pubblicazione: ita 
Localizzazioni: FI0098 - Biblioteca nazionale centrale - Firenze - FI 
RA0036 - Biblioteca comunale Classense - Ravenna - RA 
RM0267 - Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma - RM 
Codice identificativo: IT\ICCU\RAV\0202698 
 
 
>>>Titolo privo di Recensione 
ISBD: Salo : una storia per immagini / presentato da - Roma : Istituto luce, 1992 - 189 p. : ill. ; 22 cm + 1 videocassetta. 
Collezione: Edizioni universitarie Jaca 
Livello bibliografico: Monografia 
Tipo di documento: Testo a stampa 
Numeri: ISBN - 88-04-36620-6 
Nomi: Spinosa, Antonio 
Romano, Eileen 
Soggetti: Repubblica sociale italiana . 1943-1945 - 
Documenti fotografici 
Classificazione: 945.091 - Storia d'italia. 1918-1946. 
Paese di pubblicazione: IT 
Lingua di pubblicazione: ita 
Localizzazioni: AL0135 - Biblioteca dell'Istituto per la storia della Resistenza e della societa' contemporanea in provincia di Alessandria - Alessandria - AL 
BA0018 - Biblioteca nazionale Sagarriga Visconti-Volpi - Bari - BA 
BG0366 - Sistema bibliotecario urbano di Bergamo - Bergamo - BG 
BO0563 - Biblioteca Sala Borsa - Bologna - BO 
CN0040 - Biblioteca dell'Istituto storico della Resistenza in Cuneo e provincia - Cuneo - CN 
CT0062 - Biblioteca regionale universitaria - Catania - CT 
MI0305 - Biblioteca Ferruccio Parri - Milano - MI 
MI0339 - Biblioteca delle Civiche raccolte storiche. Museo del Risorgimento - Milano - MI 
MO0120 - Biblioteca comunale - Sassuolo - MO 
MO0135 - Biblioteca civica Antonio Delfini - Modena - MO 
MO0155 - Biblioteca dell'Istituto Storico della Resistenza di Modena e Provincia - Modena - MO 
PD0316 - Biblioteca generale della Facolta' di scienze politiche Ettore Anchieri dell'Universita' degli studi di Padova - Padova - PD 
RA0030 - Biblioteca di storia contemporanea - Ravenna - RA 
RA0069 - Biblioteca dell'Istituto storico della Resistenza - Alfonsine - RA 
RE0024 - Biblioteca comunale - Castelnovo ne' Monti - RE 
VA0059 - Biblioteca civica Luigi Majno - Gallarate - VA 
VE0047 - Biblioteca Querini Stampalia - Venezia - VE 
Codice identificativo: IT\ICCU\LO1\0249977 
 
 
>>>Titolo privo di Recensione 
Romualdi, Pino 
ISBD: Fascismo repubblicano / Pino Romualdi ; a cura - Carnago : SugarCo, [1992] - 286 p., [6] c. di tav. : ill. ; 24 cm. 
Collezione: La bifora 
Livello bibliografico: Monografia 
Tipo di documento: Testo a stampa 
Numeri: ISBN - 88-7198-172-3 
Bibliografia Nazionale - 92-7786 
Nomi: Romualdi, Pino 
Vigano, Marino 
Soggetti: REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA <1943-1945> - 
DIARI E MEMORIE 
Paese di pubblicazione: IT 
Lingua di pubblicazione: ita 
Localizzazioni: AL0135 - Biblioteca dell'Istituto per la storia della Resistenza e della societa' contemporanea in provincia di Alessandria - Alessandria - AL 
BG0026 - Biblioteca civica Angelo Mai - Bergamo - BG 
BG0366 - Sistema bibliotecario urbano di Bergamo - Bergamo - BG 
BG0367 - Gruppo biblioteche speciali di Bergamo - Bergamo - BG 
BL0081 - Biblioteca dell'Istituto storico bellunese della Resistenza e dell'eta' contemporanea - Belluno - BL 
BO0036 - Biblioteca dell'Istituto giuridico Antonio Cicu della Facolta' di giurisprudenza dell'Universita' degli studi di Bologna - Bologna - BO 
BO0199 - Biblioteca comunale - Imola - BO 
BO0304 - Biblioteca comunale dell'Archiginnasio - Bologna - BO 
BO0305 - Biblioteca comunale di Storia della Resistenza - Bologna - BO 
CN0002 - Biblioteca civica Giovanni Ferrero - Alba - CN 
CT0062 - Biblioteca regionale universitaria - Catania - CT 
FI0098 - Biblioteca nazionale centrale - Firenze - FI 
GO0025 - Biblioteca statale Isontina - Gorizia - GO 
MI0185 - Biblioteca nazionale Braidense - Milano - MI 
MI0305 - Biblioteca Ferruccio Parri - Milano - MI 
MI0339 - Biblioteca delle Civiche raccolte storiche. Museo del Risorgimento - Milano - MI 
MI1260 
PD0316 - Biblioteca generale della Facolta' di scienze politiche Ettore Anchieri dell'Universita' degli studi di Padova - Padova - PD 
PV0291 - Biblioteca universitaria - Pavia - PV 
RA0016 - Biblioteca comunale Manfrediana - Faenza - RA 
RA0030 - Biblioteca di storia contemporanea - Ravenna - RA 
RA0069 - Biblioteca dell'Istituto storico della Resistenza - Alfonsine - RA 
RM0098 - Biblioteca della Fondazione Istituto Gramsci - Roma - RM 
RM0210 - Biblioteca della Fondazione Lelio e Lisli Basso - Roma - RM 
RM0267 - Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma - RM 
TO0473 - Biblioteca dell'Istituto storico della Resistenza in Piemonte - Torino - TO 
Codice identificativo: IT\ICCU\RAV\0204462 
 
 
>>>Titolo privo di Recensione 
Sitia, Luigi 
ISBD: Mettiti sull'attenti, carogna| / Luigi Sitia - Milano : Greco & Greco, 1992 - 139 p. : ill. ; 21 cm. 
Collezione: La bifora 
Livello bibliografico: Monografia 
Tipo di documento: Testo a stampa 
Numeri: ISBN - 88-85387-80-2 
Nomi: Sitia, Luigi 
Soggetti: REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA <1943-1945> - 
DIARI E MEMORIE 
Paese di pubblicazione: IT 
Lingua di pubblicazione: ita 
Localizzazioni: CN0002 - Biblioteca civica Giovanni Ferrero - Alba - CN 
CN0065 - Biblioteca civica - Mondovi' - CN 
MI0185 - Biblioteca nazionale Braidense - Milano - MI 
Codice identificativo: IT\ICCU\MIL\0308715 

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